Nel processo di vinificazione l’impiego dei solfiti è pratica assai comune e legata a differenti proprietà benefiche: antimicrobica, antiossidante e stabilizzante del colore. L’anidride solforosa consente di mantenere sotto controllo lo stato microbico ed ossidativo del mosto-vino, evitando che si instaurino processi di contaminazione microbica e/o ossidazione. Ma l'uso di solfiti ha un riconosciuto effetto tossico sull’uomo ed un impatto negativo sul’aroma del vino.
L’applicazione di ozono consente di ridurre l’impiego di anidride solforosa, migliorando molte fasi della produzione del vino, perché l’ozono distrugge i batteri, i virus, le spore e altri microrganismi.
L’applicazione dell’ozono comporta la riduzione della possibilità di contaminazioni del vino e alterazioni dei processi di vinificazione, un notevole risparmio d’acqua, energia utilizzata e quantità di prodotti chimici.
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