Itticoltura
Nel settore ittico l’ozono può essere utilizzato con successo in tutte le fasi che comprendono l’allevamento del pesce, la stabulazione dei molluschi, fino alla lavorazione e conservazione del pescato. Viene normalmente impiegato nelle forme gassosa o acquosa in combinazione con la refrigerazione, ottenendo un binomio vincente con risultati diversamente impossibili.
La comprovata attività antimicrobica ed antivirale dell’ozono risulta particolarmente utile nel settore ittico a causa della particolare sensibilità del pescato agli effetti degenerativi dei microrganismi.
L’utilizzo dell’ozono non altera le componenti organolettiche del prodotto, garantendo i seguenti vantaggi riscontrabili già nella fase di lavorazione del pescato
- Diminuzione della carica batterica nel microclima della cella frigorifera e sul prodotto con il risultato di allungare e migliorare i tempi di conservazione e la qualità del pescato
- Abbattimento degli odori sgradevoli
- Riduzione dei costi per l’eliminazione dei prodotti non più conformi alle norme igieniche
L’utilizzo del ghiaccio di conservazione ottenuto dall’acqua ozonizzata permette di diminuire la carica batterica superficiale con l’allungamento dei tempi di conservazione del prodotto.
L’impiego di acqua ozonizzata all’interno del CIP (Clean-in-Place) consente di sostituire la fase di risciacquo dei tensioattivi, disinfezione con prodotti chimici e conseguente risciacquo con un unico trattamento con acqua ozonizzata. Questa possibilità comporta per le Aziende enormi risparmi in termini di costi di prodotti chimici e di personale addetto alla pulizia.
In Itticoltura ad esempio l’ozono può controllare la carica microbica dell’acqua da virus, protozoi e funghi patogeni per i pesci, incrementando il tasso di accrescimento (maggior produzione ittica ottenibile con le stesse strutture in quanto le epidemie causate da un determinato agente patogeno possono causare perdite di produzione che vanno dal 20% sino al 70%)
Intervenendo su questi parametri si ottiene un deciso miglioramento della qualità delle acque stesse riducendo enormemente il volume di acqua necessaria per tonnellata di pesce prodotto, riscontrando che i pesci allevati in acqua depurata assimilano molto meglio il mangime loro destinato, per cui il rapporto di accrescimento del peso in funzione della quantità di mangime fornito è decisamente più favorevole con l’evidente ritorno economico che ne consegue.